Buone notizie arrivano dal fronte economico in Spagna sul fronte dell’inflazione. Secondo l’Instituto Nacional de Estadística (INE) di Madrid a marzo il dato, misurato dall’indice dei prezzi alla produzione, risulta in calo dell’8,2% su base annua, dopo il -8,5% di febbraio.
Mensilmente l’indice dei prezzi alla produzione è sceso del 2,2%, in miglioramento rispetto al 2,3% precedente.
Ricordiamo che i prezzi alla produzione si riferiscono alle transazioni tra imprese, in particolare fra l’azienda venditrice con stabilimenti di produzione localizzati in Italia e quella acquirente che opera sul territorio nazionale oppure all’estero. Tale indice misura le variazioni nel tempo dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione. Come l’indice dei prezzi al consumo, è uno dei principali indicatori di inflazione.
Il dato è molto osservato da analisti ed investitori perché l’economia della Spagna rientra tra quelle avanzate dell’Europa occidentale. I suoi punti di forza sono l’agricoltura, l’allevamento, la pesca, la ricchezza di materie prime e il turismo. Invece i suoi punti di debolezza sono la mancanza di petrolio e le comunicazioni insufficienti.