Sarà un buon primo Maggio per circa 300mila lavoratori che quest’anno potranno festeggiare la festa dei lavoratori in Italia. Sì perché rispetto ad aprile dello scorso anno, a febbraio 2024, ultimo dato provvisorio reso disponibile dall’Istat, il numero degli occupati nel Paese è cresciuto di 292mila unità.
Lo rende noto l’Ufficio studi della Cgia, ricordando che nell’aprile del 2023 la platea degli occupati presenti in Italia era di 23.481.000 unità, a febbraio di quest’anno, invece, la stessa ha toccato quota 23.773.000.
«Se, a differenza dei dati provvisori, prendiamo in considerazione quelli ufficiali, nel 2023, ricorda l’Istat – spiega la Cgia – la platea degli occupati in Italia ha toccato i 23,6 milioni di unità, 471 mila in più rispetto al periodo pre-Covid, di cui 213 mila hanno interessato il Mezzogiorno che è stata la ripartizione geografica che ha registrato l’incremento percentuale più elevato del Paese +3,5%. Le previsioni, inoltre, ci dicono che lo stock complessivo degli occupati è destinato a crescere ulteriormente, sfiorando i 24 milioni di addetti entro il 2025.
Sempre l’anno scorso – prosegue l’ufficio studi – abbiamo raggiunto una incidenza dell’84% di coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato 15,57 milioni su 18,54 milioni sul totale dei lavoratori dipendenti. Se confrontiamo il numero di lavoratori dipendenti del 2023 con il posto fisso sempre con lo stesso dato del periodo pre-pandemico, l’aumento è stato di 742 mila unità il +5%».
Infine, il numero dei lavoratori altamente specializzati/qualificati è aumentato nell’ultimo anno del 5,8% (+464 mila), pari al 96,5% dei nuovi posti di lavoro creati nel 2023, mentre rispetto al 2019 la variazione rimane positiva (+2,3%), ma più contenuta rispetto all’anno precedente (+192 mila) con una incidenza del 40,7% sui nuovi posti di lavoro creati in questo ultimo quadriennio.