La famosa indagine anti-dumping sull’importazione di auto elettriche cinesi sta avanzando e sta portando la l’Europa a delle decisioni definitive. A dichiararlo è il vicepresidente della Commissione europea e commissario per il Commercio, Valdis Dombrovskis.
La Commissione dovrebbe imporre dazi provvisori sulle importazioni di nuovi veicoli a batteria provenienti dalla Cina: lo scorso ottobre è stata avviata un’indagine sulla concorrenza relativa ai massicci sussidi statali cinesi che starebbero artificialmente deflazionando i prezzi a scapito dei produttori europei.
La scadenza legale per l’introduzione di misure provvisorie come tariffe o quote è il 4 luglio, nove mesi dopo l’inizio dell’indagine della Commissione. A propositivo della possibilità di adottare misure provvisorie, Dombrovskis ha risposto: «Ci si può aspettare i prossimi passi prima della pausa estiva – ha affermato – di non essere in grado di preannunciare date specifiche, spiegando che il quadro giuridico sta stabilendo determinate tempistiche che dovremo rispettare».
Dombrovskis ha anche parlato dell’indagine avviata dalla Commissione Ue la scorsa settimana sugli appalti pubblici cinesi per i dispositivi sanitari. «Le aziende europee erano fuori dal mercato degli appalti pubblici dei dispositivi sanitari in Cina – ha dichiarato il commissario – Abbiamo sollevato la questione in varie occasioni e a diversi livelli, anche con le mie controparti cinesi, ma purtroppo non abbiamo visto progressi concreti», ha spiegato.
«L’avvio dell’indagine sui dispositivi medici consentirà all’Ue di avviare un dialogo con la Cina, e se questo produrrà dei risultati, sarà ciò che stavamo cercando di ottenere – ha detto Dombrovskis – O entrambi i mercati sono aperti o entrambi i mercati non sono aperti. Il commissario, inoltre, ha affermato che è ancora fondamentale per l’Ue rimanere aperta, non solo come difensore dell’ordine internazionale basato sulle regole, ma anche per interesse diretto in quanto potenza commerciale globale».
«La Commissione sta diventando più sistematica nella difesa e nell’applicazione del commercio – ha detto Dombrovskis – dopo aver visto i rischi della frammentazione economica globale e della militarizzazione del commercio. La nuova assertività, secondo il commissario, consiste nel difendere i nostri interessi e diritti quando gli altri non rispettano le regole, e credo sia importante che l’Europa abbia a disposizione questi strumenti e sia pronta a usarli se necessario».