Pazienza agli sgoccioli per quanto riguarda i grandi creditori internazionali privati dell’Ucraina. La pressione aumenta su Kiev affinché riprenda i pagamenti degli interessi sul debito pubblico, dopo una lunga interruzione concessa al Paese invaso dalla Russia. Lo scrive il quotidiano Wall Street Journal, che menziona grandi detentori di obbligazioni sovrane ucraine tra cui le società di investimento BlackRock e Pimco: questi ultimi reclamano il pagamento da parte di Kiev di interessi sul debito per un importo complessivo pari a circa 500 milioni di dollari all’anno.
Secondo fonti citate dal quotidiano statunitense, i creditori stanno formando una commissione e assumendo consulenti per negoziare la ripresa dei pagamenti sospesi dopo l’inizio della guerra in Ucraina.
Il gruppo, che rappresenta i detentori di circa un quinto del debito sovrano ucraino, punta a ottenere da Kiev un accordo per il ripristino dei pagamenti sin dall’inizio del prossimo anno, in cambio della cancellazione di parte del debito emesso dal Paese.
In assenza di un accordo con i creditori – afferma il Wall Street Journal – l’Ucraina potrebbe andare in default dopo la fine della moratoria sul debito stabilita dalle società creditrici nel mese di agosto. Il quotidiano sottolinea che gli Stati creditori dell’Ucraina hanno concesso invece a Kiev una sospensione del servizio di 4 miliardi di dollari di debito sino al 2027, nel timore che il pagamento degli interessi possa fagocitare una quota significativa degli introiti fiscali di Kiev e degli aiuti finanziari concessi al Paese.