L’autorità statunitense di vigilanza dei consumatori ha multato Chime di 3,25 milioni di dollari per aver ritardato i rimborsi.
Secondo quanto appreso, la banca digitale dovrà pagare una sanzione di 3,25 milioni di dollari al Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) degli Stati Uniti per non aver emesso rimborsi tempestivi ai clienti che hanno chiuso i loro conti.
La decisione nasce dopo aver scoperto che nonostante Chime assicurasse rimborsi celeri (entro 14 giorni) ai clienti, questi dovevano aspettare diversi mesi per avere quanto in loro diritto. Perciò per le autorità USA la banca digitale ha privato «i consumatori dei fondi necessari per far fronte alle proprie responsabilità».
«Quando Chime ha scoperto il problema, abbiamo collaborato con il nostro fornitore per risolvere l’errore e abbiamo emesso rimborsi ai consumatori interessati», ha affermato Chime.
L’agenzia di controllo a stelle e strisce è da tempo impegnata in un’azione di regolamentazione dei servizi di pagamento effettuati dai giganti della tecnologia. La conferma arriva dallo stesso direttore della CFPB Rohit Chopra secondo cui «le società finanziarie in rapida crescita devono trattare i propri clienti in modo equo e comprendere che la legge federale non è un suggerimento».