Utile a 160,9 milioni (+19,4%) e oltre 45mila nuovi clienti, queste le prime cifre del primo trimestre di Credem che per voce di Lucio Igino Zanon di Valgiurata presidente di Credem, «confermano l’efficacia del modello di business basato su una forte diversificazione delle fonti di ricavo e la capacità di generare valore e benessere sostenibili nel tempo per i clienti, le persone, gli azionisti e la collettività».
Guardando altri numeri si evidenziano i prestiti alla clientela a 34,6 miliardi di euro (+2,2% a/a) mentre la raccolta totale da clientela raggiunge quota 98,2 miliardi di euro (+6,3% a/a). A fine marzo 2024 inoltre il Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario è pari al 15,9%, Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza a 14,6% rispetto a 7,60% minimo assegnato da BCE, il ROTE annualizzato si attesta a 20,1% e il ROE annualizzato al 17,5%.
Tra le altre cifre: a fine marzo 2024 il margine di intermediazione si attesta a 525,3 milioni,(472,1 milioni dell’anno precedente con +11,3% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario è pari a 285,6 milioni (234,8 milioni nel primo trimestre 2023 ovvero +21,6% a/a). Il margine da servizi si attesta a 239,7 milioni rispetto a 237,3 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (+1% a/a).
«I risultati del primo trimestre 2024 testimoniano l’efficacia della strategia del Gruppo di generare valore sostenibile non solo economico, ma anche sociale ed ambientale, in un contesto in continua evoluzione e molto complesso», ha dichiarato Angelo Campani, Direttore Generale Credem. «Il nostro obiettivo per i prossimi mesi è continuare ad essere di supporto all’economia del Paese, sostenendo famiglie e imprese nella realizzazione dei loro progetti e nella protezione e sviluppo dei loro risparmi. Per realizzare il nostro intento, proseguiremo gli investimenti in innovazione per offrire prodotti e servizi sempre più efficaci e orientati al soddisfacimento dei bisogni della clientela. In questo percorso potremo contare sui nostri valori, intraprendenza, fiducia e semplicità, e sulla capacità delle nostre persone di metterli in campo per riuscire a rispondere attivamente, come sempre, ai rapidi mutamenti del contesto in cui viviamo», ha concluso Campani.