Ferrari ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 352 milioni di euro, in crescita del 19% su anno, mentre i ricavi sono saliti del 10,9% a 1,585 miliardi, quando le consegne di auto sono rimaste pressoché stabili: 3.560 unità contro le 3.567 dei primi tre mesi del 2023. L’Ebitda si è attestato a 605 milioni di euro, segnando +12,7% su anno. «L’inizio d’anno è stato molto positivo: i ricavi e i profitti sono cresciuti a doppia cifra con consegne stabili. Un risultato ottenuto grazie a un mix prodotti e geografico ancora più forte, oltre al maggior contributo delle personalizzazioni. La nostra strategia, focalizzata sulla crescita del valore e non sui volumi, si è confermata vincente», commenta l’amministratore delegato Benedetto Vigna.
La Casa di Maranello conferma le stime per il 2024 con ricavi netti oltre 6,4 miliardi a fronte dei 6 miliardi del 2023, utile per azione diluito uguale o superiore a 7,50 euro, Ebitda pari o sopra 2,45 miliardi con margine al 38% e free cash flow industriale superiore a 900 milioni di euro. La guidance 2024 è sulla base di alcune condizioni, “mix prodotto e geografico positivo, oltre a forti personalizzazioni, attività racing impattate dal peggiore posizionamento nel campionato di Formula 1 2023, nonostante il più alto numero di gare nel calendario 2024, contributo delle attività lifestyle al fatturato atteso in aumento, e contestuale investimento per accelerare lo sviluppo, inflazione dei costi persistente, continui investimenti nel marchio, solida generazione di free cash flow industriale“.
«Guardando al futuro Ferrari ha rinnovato le sue previsioni per il 2024, con aspettative di ulteriori miglioramenti nel mix di prodotti e nelle personalizzazioni. Il management ha rimarcato il suo impegno verso l’innovazione e la crescita sostenibile, puntando su investimenti significativi in iniziative lifestyle e in tecnologie avanzate, come dimostrato dall’inaugurazione dell’E-Cells Lab e dalla collaborazione con SK On per lo sviluppo di tecnologie per batterie – ha dichiarato Gabriel Debach, analista di e-Toro. – Quando le aspettative sono alte, c’è sempre il rischio che non vengano soddisfatte, anche quando i risultati finanziari mostrano una crescita. Questo è ciò che Ferrari ha sperimentato, poiché la mancanza nel raggiungere le stime degli analisti ha creato un’apparente delusione, nonostante i dati rivelino una storia di successo. La fiducia degli investitori era stata illusa dal titolo “Ottimo inizio d’anno”, facendo crescere l’ottimismo, ma lasciando invece l’”amaro in bocca. Nel corso degli ultimi 12 mesi, Ferrari ha registrato un’impressionante crescita del 48%, incrementando la sua capitalizzazione di mercato di oltre 22 miliardi di euro. Questo l’ha posizionata come la seconda azienda italiana per capitalizzazione, subito dietro Stellantis. Tuttavia, questa straordinaria performance può anche aumentare la pressione su ogni nuovo trimestre, con gli investitori alla ricerca di un costante slancio per giustificare ulteriori aspettative. Con l’aggiunta di novità come la nomina di Lewis Hamilton e l’introduzione delle nuove vetture 12cilindri 12cilindri Spider, Ferrari non manca certamente di attrattive. La sfida sarà mantenere questa traiettoria di crescita e innovazione in un contesto di mercato che presenta continue incertezze, specialmente nei mercati asiatici.Spero il commento possa essere di interesse».