3,9 miliardi di euro: a tanto ammonta la raccolta netta realizzata dalle reti di consulenza a marzo. Si tratta di un valore sostanzialmente allineato al risultato di febbraio. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto mensile di Assoreti, secondo cui la propensione all’investimento dei risparmiatori seguiti dai consulenti finanziari si conferma sostenuta con le risorse nette confluite in strumenti finanziari che ammontano complessivamente a 6,5 miliardi di euro.
Nel complesso 1,2 miliardi sono confluiti su prodotti/servizi del risparmio gestito, mentre gli investimenti netti in titoli raggiungono i 5,3 miliardi anche grazie al collocamento del Btp Valore che ha distolto le risorse in precedenza posizionate su conti correnti e depositi.
La raccolta netta totale in titoli di Stato è risultata pari a 3,3 miliardi e il collocamento sul mercato primario, in particolare di Btp Valore, ha determinato volumi per 3 miliardi. Importante anche il collocamento di obbligazioni corporate di prima emissione con una valorizzazione pari a 1,6 miliardi di euro, in parte compensata dalle movimentazioni nette in uscita riscontrate sul mercato secondario (-169 milioni). Bilancio positivo anche sui certificate (150 milioni) e sugli exchange traded product (212 milioni).
«Come già osservato lo scorso anno, anche in questa prima finestra di collocamento dei Btp Valore, valida per il 2024, riscontriamo un elevato gradimento dei titoli a reddito fisso anche tra i clienti delle nostre Associate, con il trasferimento di un importante flusso di risorse liquide depositate sui conti correnti – spiega Marco Tofanelli, segretario di Assoreti. – La domanda di investimento non si limita ai bond pubblici e corporate e va ad alimentare in maniera crescente anche il risparmio gestito in tutte le sue macro-componenti, in una logica di diversificazione del portafoglio applicata nella prestazione del servizio di consulenza».