L‘Istat rivede al ribasso le stime sull’inflazione. Il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta ad aprile dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua da +1,2% del mese precedente, mentre la stima preliminare era +0,9%.
Il lieve rallentamento del tasso d’inflazione si deve all’ampliarsi su base tendenziale della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -10,3% a -13,9%) e alla decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,5% a +2,7%), dei Servizi vari (da +2,3% a +1,8%), dei Beni non durevoli (da +2% a +1,5%) e dei Beni alimentari non lavorati (da +2,6% a +2,2%) e lavorati (da +2,8% a +2,5%); per contro, si registra un’accelerazione dei prezzi dei Tabacchi (da +1,9% a +3,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,2% a +3,8%) e dei Beni energetici regolamentati (da -13,8% a -1,3%).
«Il calo dell’inflazione tendenziale, da +1,2 a +0,8, è solo un’illusione ottica. I prezzi, infatti, continuano a salire, anche se di poco, come dimostra il rialzo su marzo, +0,1%. Inoltre la stangata per le festività di aprile è molto preoccupante in vista delle prossime ferie estive. I servizi ricettivi e di ristorazione non solo aumentano del 4,4% rispetto a un anno fa, ma del 2,1% in appena un mese – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – In particolare è inaccettabile che in appena un mese Alberghi e motel rincarino del 10,6%, il record degli incrementi congiunturali. Al secondo posto della top ten ci sono i Voli intercontinentali che decollano dell’8,6%, seguiti al terzo posto dal noleggio di mezzi di trasporto con +7%. Tutte voci legate alle vacanze. Non va molto meglio rispetto ad aprile 2023: i pacchetti vacanza nazionali segnano +17,2%, al 3° posto della top ten annua, dopo olio di oliva (+44,3%) e gas mercato tutelato (+20,6%). Quanto all’inflazione tendenziale pari a +0,8%, per una coppia con due figli significa, nonostante il risparmio sulla voce Abitazione ed elettricità pari a 415 euro, un aumento del costo della vita pari a 119 euro su base annua, con una stangata pari a 201 euro per far fronte ai rincari del 2,5% di prodotti alimentari e bevande analcoliche. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva complessiva annua è pari a 80 euro, 182 euro in più sono necessari per mangiare e bere. Il primato alle famiglie numerose con più di 3 figli con un aggravio complessivo pari a 125 euro, +239 soltanto per cibo e bevande».
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +2,3% a +2,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,4% a +2,1%.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l’indice generale e a +1,6% per la componente di fondo.