Risultati in calo per Siemens, che segnano come il settore industriale tecnologico sia in difficoltà: calo degli utili del secondo trimestre nel settore industriale dopo un rallentamento nella sua divisione di punta dell’automazione industriale.
I treni per il produttore di software industriale hanno affermato che i profitti industriali sono scesi del 2% a 2,51 miliardi di euro pari a 2,73 miliardi di dollari nei tre mesi terminati alla fine di marzo. Ciò non ha rispettato la previsione media degli analisti di 2,68 miliardi di euro in un consenso raccolto dalla società.
Le vendite sono scese dell’1% a 19,16 miliardi di euro, al di sotto dei 19,28 miliardi di euro previsti, mentre l’utile netto è sceso a 2,19 miliardi di euro. Digital Industries, la divisione software e automazione di fabbrica dell’azienda, ha lottato con il calo degli ordini, delle vendite e dei profitti durante il periodo, ha affermato la società. Al contrario, sia il settore Costruzioni che quello dei Trasporti di Siemens hanno registrato un aumento dei ricavi.
«Siemens ha dimostrato la sua resilienza con ottimi risultati in termini di ricavi nelle infrastrutture intelligenti, nella mobilità e nel software industriale; questo ha quasi compensato la domanda attualmente contenuta nel business dell’automazione delle industrie digitali», ha affermato in una nota l’amministratore delegato Roland Busch.
Siemens, che già a marzo aveva avvertito che i ricavi delle industrie digitali sarebbero stati inferiori, ha affermato che il contesto di mercato è stato impegnativo. Gli ordini di Digital Industries sono diminuiti del 14% durante il trimestre, mentre le vendite sono diminuite del 13%, poiché i clienti hanno preferito esaurire le scorte esistenti di controller industriali, piuttosto che acquistarne di nuovi.
La Cina è stata segnalata come particolarmente debole, con ordini e ricavi inferiori, mentre anche l’Europa ha sofferto.
L’utile della divisione è crollato drasticamente poiché Siemens ha venduto meno dei suoi prodotti a margine più elevato e ha utilizzato meno le proprie fabbriche. Siemens ha affermato che ora prevede che la tendenza alla riduzione delle scorte continuerà nella seconda metà del 2024 e ha ridotto le prospettive di vendita per le industrie digitali. Tuttavia, la società ha confermato le sue previsioni per le vendite annuali a livello di gruppo in aumento del 4%-8%, aiutata da una crescita leggermente più forte nel business delle infrastrutture intelligenti.
In questo quadro di difficoltà nel settore industriale Siemens ha venduto la sua attività di motori di grandi dimensioni Innomotics alla società di private equity Kps Capital Partners per 3,5 miliardi di euro pari a 3,81 miliardi di dollari, nell’ambito degli sforzi del colosso industriale tedesco per rimodellare il proprio portafoglio.
La società ha dichiarato di aver optato per la vendita dell’attività invece di procedere alla quotazione pubblica, come precedentemente comunicato. Innomotics genera circa 3,3 miliardi di euro di entrate annuali e impiega circa 15.000 persone. Siemens prevede che l’accordo si concluderà nella prima metà dell’anno fiscale 2025, che terminerà a marzo del prossimo anno, ma tale conclusione è soggetta alle consuete approvazioni.