La notizia dell’incidente (prima) e della morte (dopo) del presidente e del ministro degli Esteri iraniani Ebrahim Raisi e Hossein Amirabdollahian hanno non hanno avuto ripercussioni estreme sui prezzi del petrolio greggio sebbene questi abbiano iniziato la settimana in rialzo.
Il petrolio Brent è salito sopra gli 84 dollari al barile in seguito alla notizia e il West Texas Intermediate ha toccato gli 80 dollari, ma è probabile, stando al trend, che possano mutare nuovamente ed essere soggetti a volatilità verso la fine della giornata man mano che arriveranno maggiori informazioni sulla situazione in Iran.
Il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha già rilasciato una dichiarazione cercando di rassicurare la popolazione che non ci saranno interruzioni negli affari statali in corso.
Ma secondo quanto dichiarato da Warren Patterson di ING «Il mercato petrolifero rimane in gran parte limitato e senza alcun nuovo catalizzatore dovremo probabilmente attendere chiarezza sulla politica di produzione dell’OPEC+ per uscire da questo intervallo».