Continuano a scendere, peraltro inaspettatamente, le vendite di case esistenti negli Stati Uniti. Il calo di aprile è il secondo dopo quello di marzo. Causa di questo trend l’aumento dei tassi ipotecari e dei prezzi delle case che ha pesato sulla domanda.
Numeri alla mano il calo è stato dell’1,9% il mese scorso ad un tasso annuo destagionalizzato di 4,14 milioni di unità. La conferma arriva dal resoconto della National Association of Realtors. Principalmente le vendite sono diminuite dell’1,6% nel sud degli Stati Uniti dell’1,0% nel Midwest, regione solitamente vista con prezzi più economici. Calo confermato anche nel Nordest (4%) e nelle zone occidentali (2,6%).
Parallelamente si è visto, dai dati del governo resi noti la scorsa settimana, che i permessi per costruire sono diminuiti mentre la fiducia dei costruttori edili è peggiorata considerevolmente a maggio.
«I prezzi delle case che raggiungono un livello record per il mese di aprile sono un’ottima notizia per i proprietari di case», ha affermato Lawrence Yun, capo economista della NAR. «Tuttavia, il ritmo dell’aumento dei prezzi dovrebbe diminuire poiché sta diventando disponibile una maggiore quantità di alloggi».
Il prezzo medio delle case esistenti è aumentato del 5,7% rispetto all’anno precedente a 407.600 dollari, record storico per le rilevazioni su aprile, con 26 giorni di permanenza rispetto ai 22 dell’anno scorso. Le vendite interamente in contanti hanno rappresentato il 28% delle transazioni, come un anno fa.