«La nostra intelligenza artificiale è abbastanza sicura», lo afferma il Ceo di OpenAI Sam Altman nel mezzo di una polemica su una presunta clonazione della voce di Scarlett Johansson per l’ultima versione di ChatGpt.
Ricordiamo come al centro dei contenziosi tra la celebritie di Hollywood e la società che sviluppa la tecnologia più cool del momento, sia finita la voce dell’attrice tra le più famose del cinema internazionale.
La polemica nasce nel momento in cui OpenAI rimuove una voce dal loro nuovo prodotto GPT-4o, a seguito delle osservazioni dell’attrice stessa. Il modello, annunciato all’inizio del mese, è in grado di generare testi, audio e immagini, fornendo risposte utilizzando diversi formati con tempi di reazione simili a quelli umani.
Una delle voci disponibili, denominata Sky, ha attirato l’attenzione per la sua somiglianza con quella della Johansson, nota per aver interpretato un’assistente AI nel film “Her” del 2013. Sam Altman, Ceo di OpenAI, ha twittato la parola “her” il giorno del lancio di GPT-4o, dimostrando una certa consapevolezza del legame tra il prodotto e il film.
Scarlett Johansson ha rivelato che Altman le aveva proposto di essere la voce del nuovo prodotto, ma per motivi personali aveva declinato l’offerta. Tuttavia, a distanza di nove mesi, la somiglianza tra la voce di Sky e quella dell’attrice era diventata evidente per amici, familiari e pubblico. Altman aveva nuovamente contattato l’agente di Johansson due giorni prima del lancio di Sky, ma senza ottenere risposta, il prodotto è stato comunque rilasciato.
Scarlett Johansson ha preso provvedimenti legali, chiedendo chiarimenti su come sia stata creata la voce di Sky e sottolineando l’importanza di proteggere la propria immagine e identità in un’epoca in cui i deepfake rappresentano una minaccia sempre più concreta.
Nonostante OpenAI abbia già risposto sulla questione, sostenendo che la voce di Sky non appartiene a Scarlett Johansson, bensì a un’altra attrice professionista che utilizza la sua voce naturale e che tuttavia, per evitare controversie e rispettare la privacy degli attori coinvolti, la voce è stata rimossa dal prodotto, non si è fatta attendere una battuta di Altman durante un evento Microsoft.
«Diamo per scontato che GPT-4, sebbene lontano dall’essere perfetto sia generalmente considerato abbastanza robusto e sicuro per un’ampia varietà di usi – ha affermato Altman – Il mio più grande consiglio – ha poi aggiunto rivolgendosi al pubblico degli sviluppatori – è che questo è un momento speciale, approfittatene”. Altman ha poi insistito sul fatto che OpenAI ha svolto un’enorme quantità di lavoro per garantire la sicurezza dei suoi modelli».
Altman è salito alla ribalta mondiale dopo che OpenAI ha rilasciato ChatGpt nel 2022, ora è alle prese con le tante domande sulla sicurezza dei sistemi di AI. Proprio nei giorni scorsi si è sciolto il team dell’azienda dedicato allo studio dei rischi di questa tecnologia, dopo che sono andati via il co-fondatore dell’azienda Ilya Sutskever e il co-leader del team Jan Leike.
Nelle scorse ore Scarlett Johansson ha espresso indignazione per una voce utilizzata dall’ultima versione di ChatGpt che suona simile alla sua nel film del 2013 Her e per cui ha negato il permesso all’utilizzo. Altman si è scusato con l’attrice, ha messo in pausa la voce, ma ha insistito sul fatto che non era basata sulla sua voce.