Il vicepresidente della Banca centrale europea Luis de Guindos ha affermato che un taglio dei tassi di interesse di un quarto di punto il mese prossimo sembra ragionevole. «Siamo stati molto trasparenti riguardo alla decisione presa nella riunione di giugno. E stiamo adottando un approccio prudente, il che depone a favore di una riduzione di 25 punti base», ha dichiarato in un’intervista con Oberösterreichische Nachrichten.
Anche Luis de Guindos, vicepresidente dell’istituto di Francoforte, conferma quanto detto finora dalla Lagarde e da altri suoi colleghi banchieri. Già ad aprile aveva confermato un primo taglio dei tassi a giugno. Ovviamente tutto dipenderà dai dati in arrivo e se non ci saranno altri shock. Quel che accadrà dopo giugno è più controverso. Il vicepresidente cita l’inflazione dei servizi, le maggiori pressioni sui prezzi negli Stati Uniti, la situazione geopolitica e il suo potenziale impatto sul petrolio come rischi. Guindos sottolinea anche che nessuna decisione è stata presa sul numero di mosse della Bce o sulla loro entità.
Gli investitori attualmente prevedono fra tre e quattro tagli da parte della BCE quest’anno. Le sue parole arrivano dopo che nell’ultima riunione della banca centrale europea sono stati confermati i tassi al 4,50% per la quinta volta consecutiva.
Ma al di là delle suppposizioni e delle analisi per avere certezza su questo fantomatico taglio bisogna aspettare la prossima riunione di politica monetaria che si terrà il 6 giugno. Siamo agli sgoccioli. Presto sapremo se l’ente si dimostrerà più colomba di quanto è stata finora.