La Corea del Sud ha annunciato oggi un pacchetto di sostegno da 26mila miliardi di won che corrispondono a 19 miliardi di dollari per l’industria dei semiconduttori, uno dei settori cruciali del sistema produttivo del Paese. L’interesse del governo di Seul verso questa produzione è tale che il presidente Yoon Suk Yeol ha affermato che l’esecutivo ha pianificato un programma di sostegno finanziario per il comparto dei semiconduttori del valore di circa 17 trilioni di won.
Questo sostegno passa attraverso la statale Korea Development Bank, che sostiene investimenti su larga scala da parte delle società di semiconduttori.
Yoon, che ha assicurato che sarà istituito un fondo di 1.000 miliardi di won per sostenere i produttori di apparecchiature e le aziende fabless, che progettano chip ma esternalizzano la loro produzione, ha anche chiesto al ministero dell’Industria di elaborare misure innovative per rafforzare la competitività della Corea del Sud nel settore dei chip non di memoria.
L’industria dei chip della Corea del Sud ha rappresentato il 18% delle esportazioni totali ad aprile, anche se è rimasta indietro in alcune aree. La quota di mercato della Corea del Sud nel settore fabless, che comprende aziende come il colosso statunitense Nvidia, si attestava a circa l’1% e c’era un divario tra i produttori di chip sudcoreani e i principali produttori di chip a contratto come TSMC di Taiwan.
La Corea del Sud, dove hanno sede i principali produttori al mondo di chip di memoria, Samsung Electronics e SK Hynix (005930.KS), sta costruendo un mega cluster di chip a Yongin, a sud della capitale Seul, pubblicizzato come il più grande a livello globale, per attirare apparecchiature per chip e aziende favolose.
A gennaio, Yoon, che aveva promesso di investire tutte le risorse possibili per vincere la guerra dei chip, aveva detto che avrebbe esteso i crediti d’imposta sugli investimenti nell’industria nazionale dei semiconduttori per stimolare l’occupazione e attrarre più talenti.
