Partono in calo oggi le Borse europee nell’ultima seduta della settimana. Francoforte perde lo 0,82%, Parigi lo 0,57%, Londra lo 0,68% e Milano lo 0,89% a 34.159 punti a causa delle tensioni tra Cina e Taiwan e del nodo taglio tassi da parte della Fed. Poco sopra la parità i futures di Wall Street (+0,02% quello sul Dow Jones e +0,08% quello sull’S&P500). La spinta di Nvidia, in scia ai suoi conti record, non basta a sostenere i listini: a frenare l’entusiasmo degli investitori è il timore che i dati positivi sull’economia statunitense, che dipingono un mercato del lavoro ancora forte, potrebbero convincere la Fed ad aspettare ancora a lungo prima di tagliare i tassi d’interesse, visto che l’inflazione resta alta.
Sul valutario, l’euro si indebolisce e scambia a 1,080 dollari (da 1,082 della vigilia), l’euro/yen è a (da 170,1) e il dollaro/yen a (da 157,1). Poco mosso il prezzo del petrolio, con il Brent luglio a 81,4 dollari al barile (+0,05%) e il Wti a 76,91 dollari (+0,05%). Infine, il gas naturale ad Amsterdam sale dello 0,3% a 35,36 euro al MWh.
Pochi gli spunti macro. Escono oggi la fiducia delle imprese in Francia, i prezzi alla produzione in Spagna, poi nel pomeriggio alle 14.30 dagli Usa escono ordini beni durevoli e alle 16 la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.
Prosegue la Riunione ministeriale Finanze del G7. I lavori terminano domani. Prosegue anche la XIX edizione del Festival dell’Economia dove oggi è attesa alle 14.30 la Meloni. A Roma si tiene una riunione del Consiglio dei ministri sul salva-casa.