Live Nation e la sua unità Ticketmaster sono state colpite dalla prima di una probabile ondata di nuove azioni legali antitrust sui consumatori dopo che giovedì il governo e gli stati degli Stati Uniti hanno intentato causa per sciogliere le due società.
La prima class action dei consumatori che si appoggia ai casi del governo è stato depositato giovedì scorso presso il tribunale federale di Manhattan, chiedendo un risarcimento di 5 miliardi di dollari per conto di potenzialmente milioni di acquirenti di biglietti.
I casi accusano Live Nation di esercitare un controllo monopolistico sul settore degli eventi dal vivo, minacciando le sedi che lavorano con rivali e eliminando i concorrenti.
I casi dei consumatori relativi a cause legali statunitensi o statali possono accumularsi rapidamente e esercitare ulteriore pressione legale sulle aziende.
Gli avvocati dei querelanti della class action presso Robbins Geller Rudman & Dowd e Israel David non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento.
Live Nation ha definito «la causa del governo priva di fondamento e ha affermato che c’è “più concorrenza che mai” nel mercato degli eventi dal vivo».
Il caso è stato assegnato ieri al giudice distrettuale americano Arun Subramanian, nominato dal presidente democratico americano Joe Biden che si è unito alla corte l’anno scorso. Subramanian aveva precedentemente rappresentato alcuni querelanti in cause antitrust presso lo studio legale Susman Godfrey, ma il caso Live Nation sembra essere la sua prima questione antitrust come giudice.
Gli avvocati che hanno esaminato la denuncia del governo hanno affermato che Live Nation potrebbe basare la sua difesa in parte sulla decisione del Dipartimento di Giustizia di firmare l’acquisizione di Ticketmaster da parte della società più di dieci anni fa.
Eric Enson di Crowell & Moring, un avvocato antitrust non coinvolto nella causa, ha affermato che il caso del governo ha sollevato spinose questioni legali e fattuali sul fatto che una rottura sia un rimedio legalmente ammissibile. Il caso potrebbe trovare risonanza tra i consumatori che da tempo si lamentano dei prezzi dei biglietti, ha detto, «ma dimostrare alle giurie i casi antitrust può essere difficile».
Il Dipartimento di Giustizia ha affermato che il suo precedente caso del 2010 riguardante la fusione di Live Nation con Ticketmaster coinvolgeva una diversa legge antitrust e che Live Nation da allora aveva mostrato forme più espansive di condotta anticoncorrenziale.
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