Mytilineos investirà 3,3 miliardi di euro in Italia nei prossimi quattro anni per realizzare progetti di energie rinnovabili. Ad annunciarlo è stato il chief executive director Yiannis Kalafatas in un evento a Milano. In cantiere nel nostro Paese ci sono 3,6 GW di progetti, soprattutto impianti fotovoltaici ma anche stoccaggi, parchi eolici e sviluppo dell’idrogeno verde
L’azienda ha oggi in Italia 120 dipendenti diretti e conta di arrivare a 250 entro la fine del 2024 per raggiungere una squadra di 400 persone entro il 2026, di cui l’80% italiani. Per progettare, sviluppare e supervisionare la pipeline di progetti stima di coinvolgere nei prossimi due anni più di duemila lavoratori diretti e indiretti.
Kalafatas ha anche detto che il gruppo, fondata nel 1990 e quotata alla Borsa di Atene, ha avviato la procedura per un dual listing alla Borsa di Londra, affiancato da Morgan Stanley e Citi come consulenti.
Mytilineos S.A. è un conglomerato industriale con sede in Grecia le cui unità di business sono attive nei settori della metallurgia, dell’energia. Lo scorso anno il gruppo ha registrato 5,5 miliardi di euro di fatturato consolidato (4,4 per il settore energetico) e 1 miliardo di Ebitda e un utile netto di 623 milioni di euro. «L’Italia è una delle destinazioni principali per le rinnovabili, un settore in cui ci siamo mossi negli ultimi anni. Vogliamo investire nel Paese per diversi motivi strategici. Innanzitutto per la sua posizione geografica, vicina alla Grecia, che la rende porta d’ingresso verso l’Europa Centrale, Orientale e il Nord Africa – ha raccontato il ceo Evangelos Mytilineos. – Poi ha un alto potenziale nelle rinnovabili, soprattutto il solare nel Sud, e presenta incentivi e norme che vogliono aumentare la quota di rinnovabili nel mix energetico, rendendola un mercato attrattivo per gli investitori. È inoltre un Paese che sta investendo nella modernizzazione delle proprie infrastrutture e della rete energetica, e Mytilineos è ben posizionata in questo settore: siamo coinvolti per esempio nella realizzazione dell’Eastern Green Link 1 tra Scozia e Regno Unito. Infine, l’Italia è la quinta economia per domanda energetica, una delle più grandi, e ospita numerosi istituti di ricerca e aziende che sono all’avanguardia nella tecnologia e nell’innovazione energetica».