Sale il caro-vita in Bosnia Erzegovina. Ad aprile l’inflazione ha registrato una crescita media del 2% su anno, mentre su mese l’aumento è stato dello 0,1 per cento. Lo ha annunciato l’Istituto di statistica del Paese secondo cui su base mensile i prezzi nei ristoranti e negli alberghi sono aumentati in media dello 0,7 per cento, mentre sanità, abbigliamento e calzature, attività ricreative e cultura hanno visto un +0,5%.
Su anno invece a fare da traino all’aumento dell’inflazione è stato il comparto dei servizi e dei prodotti nei ristoranti e negli alberghi, cresciuti dell’8,8 per cento, e quello in altri beni e servizi del 5,7 per cento. In media i prezzi nel settore ricreativo e culturale sono cresciuti del 4,5 per cento, quelli delle bevande alcoliche e del tabacco del 3,9 per cento.
La Bosnia-Erzegovina possiede risorse naturali quali carbone, ferro, bauxite, manganese, piombo, zinco, rame. L’agricoltura rappresenta il 9% del pil e occupa il 20% della forza lavoro. Il sistema bancario, che rappresenta uno dei settori più organizzati e sviluppati nel Paese, è basato su standard e principi internazionali. Su un totale di 23 banche commerciali, 15 sono di proprietà straniera.