Buone notizie arrivano dal fronte lavoro in Italia. Il tasso di disoccupazione è diminuito al 6,9% ad aprile dal 7,1% di marzo, dato rivisto dall’iniziale 7,2%. Il consenso di mercato prevedeva invece un tasso invariato al 7,2%. La disoccupazione invece non cala tra i giovani, con il relativo tasso stbaile al 20,2% ad aprile rispetto a marzo. E’ quanto rivela l’Istat.
L’occupazione cresce invece dello 0,4% o di 84.000 unità per tutte le classi d’età a eccezione dei 25-34enni, che registrano un calo. Il tasso di occupazione sale al 62,3% dal 62,2% di marzo.
La crescita coinvolge sia i dipendenti, che raggiungono i 18 milioni 820mila, sia gli autonomi, pari a 5 milioni 156mila.Il numero degli occupati, 23 milioni 975mila, è superiore di 516mila unità rispetto ad aprile 2023, per effetto dell’incremento di 444mila dipendenti permanenti e di 154mila autonomi e della diminuzione di 82mila dipendenti a termine.
Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2024 con quello precedente si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 136mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-2,3%, pari a -44mila unità) e degli inattivi (-0,2%, pari a -19mila unità).
Il tasso di inattività si mantiene stabile al 33,0%.
«Un nuovo primato della percentuale di occupati al 62,3 per cento è una bella notizia per gli italiani. Ma ci sono elementi ancora più incoraggianti nelle ultime rilevazioni dell’Istat: per la prima volta da oltre 15 anni, la disoccupazione in Italia scende sotto il 7 per cento. Nel complesso è l’intero mercato del lavoro che si sta muovendo. Sono incoraggianti i dati sui giovani under 25 e le donne, che costituiscono i target prioritari delle nostre politiche attive – ha detto in una nota il ministro del Lavoro, Marina Calderone. – E’ la conferma che la direzione è quella giusta c’è la fiducia delle imprese e dei lavoratori. Continueremo a investire sui contratti stabili che crescono, sui giovani, sulle donne, sull’acquisizione delle competenze da parte dei lavoratori per colmare la distanza tra domanda e offerta di lavoro, e sulla riduzione dei divari territoriali».
Ad aprile la disoccupazione nell’area euro è scesa al 6,4% dal 6,5% di marzo. Nell’Ue è rimasta stabile al 6%.