Il tasso di inflazione annuale dello Zambia ha accelerato ulteriormente a maggio, alimentato dalla debolezza valutaria e dagli effetti di una siccità indotta da El Niño, la peggiore in almeno quattro decenni.
In particolare il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, ha visto un aumento del 14,7% a maggio su base annua rispetto al 13,8% di aprile, mentre su mese ha registrato una crescita dell’1,4% rispetto all’1% di aprile.
E proprio per combattere l’alta inflazione il 15 maggio la Banca Centrale ha aumentato i tassi di interesse di 100 punti base, portandoli al 13,5%
Con un prodotto interno lordo di 21 miliardi di dollari, lo Zambia è un’economia di taglia media della regione dell’Africa australe, al quarto posto dopo Sudafrica, Angola e Zimbabwe. L’economia del paese è fortemente dipendente dal settore minerario, che rappresenta il 18% del PIL e più del 75% delle esportazioni, di cui il rame ne è la parte preponderante, facendo del paese il 2° produttore a livello continentale. D’altro canto, l’agricoltura rappresenta solo il 3% del PIL, impiegando il 20% della forza lavoro e, di conseguenza, l’economia è centrata su settori di attività ad alta intensità di capitale e di lavoro quali quello minerario, delle costruzioni o la grande distribuzione.