La Commissione europea ha adottato un aggiornamento dei suoi orientamenti sull’attuazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr), che prevedono alcune semplificazioni mirate sui requisiti amministrativi. Con un comunicato, Bruxelles spiega che questi nuovi orientamenti rispondono anche alle conclusioni raggiunte dal Consiglio europeo dello scorso aprile che chiedeva proprio di migliorare le procedure per l’attuazione dei piani.
Ad esempio, prosegue la Commissione, i nuovi orientamenti chiariscono le modalità con cui gli Stati possono chiedere la modifica di un aspetto o di un obiettivo dei Pnrr, ove ravvisino soluzioni di attuazione più semplici.
I nuovi orientamenti della commissione favoriscono anche la creazione di sinergie tra i Pnrr e altre fonti di finanziamento comunitarie, sempre però mantenendo l’attenzione a evitare meccanismi di doppio finanziamento come era stato richiesto dal Parlamento europeo. I nuovi orientamenti adottati aggiornano quelli che erano stati pubblicati dalla Commissione europea nel gennaio del 2021 e sostituiscono quelli del marzo del 2023, con l`eccezione della parte riguardante i capitoli RePowerEu.
Vari Paesi Ue hanno inserito nel Pnrr strumenti finanziari, che consentono l’uso dei fondi europei dopo la scadenza del 2026. Per 15 Paesi ci sono veicoli per oltre 100 miliardi sui 672,5 totali del dispositivo.
La Spagna ne ha per ben 76 su 163 di piano, la Grecia 17,7 su 36,6. L’Italia con il maggior Pnrr Ue per 194,4 miliardi ha veicoli per solo 11,8 miliardi. Lo ha verificato l’ANSA da più fonti, con conferme della Commissione. Il tema, secondo osservatori europei, peserebbe in un confronto sulla proroga del Pnrr, visto che sulla decisione sulle risorse proprie con la scadenza al 2026 per l’Ngeu serve l’unanimità dei 27 dell’Ue.
Nella maggior parte dei Paesi i veicoli finanziari sono stati inseriti nel corso del 2023 nelle modifiche ai piani con la richiesta di fondi ulteriori, si apprende dalla Commissione. Gli strumenti o veicoli finanziari inseriti possono essere ad esempio fondi per la resilienza regionale, di co-investimento, o a sostegno delle delle pmi. L’implementazione avviene attraverso il Gruppo Banca europea degli investimenti, banche pubbliche o banche commerciali.