Cresce a maggio l’attività manifatturiera degli Stati Uniti. Secondo quanto rilevato dall’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da S&P Global, il PMI manifatturiero è arrivato a 51,3 punti, contro i 50 di aprile ben oltre i 50,9 della stima preliminare e oltre i 50 punti spartiacque tra crescita e contrazione.
Andrew Harker, Economics Director presso S&P Global Market Intelligence ha commentato «Sebbene modesta, l’espansione dei nuovi lavori fa ben sperare per la produzione nei prossimi mesi». «Tuttavia, le pressioni sui costi hanno continuato a crescere, con l’inflazione su questo fronte la più forte in poco più di un anno – ha aggiunto – Anche se i prezzi alla produzione sono aumentati a un ritmo più lento a maggio, è improbabile che ciò sia sostenibile qualora gli oneri dei costi dovessero aumentare ulteriormente nei prossimi mesi».
In calo, invece, sempre negli USA, il dato sull’attività economica evidenziato dal sondaggio dell’Insitute for Supply Management (ISM).
L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero ha maggio ha registrato circa 48,7 punti dai 49,2 del mese precedente, in calo anche rispetto ai 49,8 punti previsti dagli esperti e sotto la soglia dei 50 punti.
In calo anche la spesa per costruzioni ad aprile 2024. Secondo quanto reso noto dal Dipartimento del Commercio, si parla di 2.099 miliardi di dollari, pari ad un calo dello 0,1% su base mensile, rispetto al +0,2% delle stime degli analisti, dopo il -0,2% di marzo.
Analizzando il dato su base annua si è visto invece un aumento del 10%.