Ora si può dire che è davvero iniziata una nuova era, quella di Oaktree e della gestione americana dell’Inter, è l’appuntamento con l’assemblea per formare il nuovo consiglio d’amministrazione.
Giuseppe Marotta nominato presidente dell’Inter dal nuovo consiglio di amministrazione riunito per la prima volta dopo il cambio di proprietà. «Grazie Oaktree per la fiducia dimostrata – le sue prime parole – Sarò un presidente che ama il proprio lavoro e lo conosce bene. La mia ispirazione nasce da quelli che mi hanno preceduto in questo ruolo. Ho in mente Giacinto Facchetti che, come profilo, si avvicina a me. Rinnovi? Sono ottimista, credo non ci saranno problemi».
Il consiglio di amministrazione dell’Inter si è riunito dopo l’assemblea dei soci per nominare il nuovo CdA sotto la guida di Oaktree. Oltre ad affidare la presidenza a Giuseppe Marotta e la conferma a Ceo dell’area sportiva del club nerazzurro, c’è stata anche la conferma per Alessandro Antonello, che continuerà a ricoprire il ruolo di Ceo dell’area corporate.
I direttori indipendenti Amedeo Carassai e Carlo Marchetti sono stati riconfermati nelle loro posizioni. Per quanto riguarda i rappresentanti del fondo americano Oaktree, sono stati nominati Alejandro Cano, managing director e co-head Europe per la strategia Global Opportunities; Katherine Ralph, managing director per la strategia Global Opportunities; Renato Meduri, senior vice president per la stessa strategia; Carlo Ligori, associate per la strategia Global Opportunities; Delphine Nannan, senior vice president per l’ufficio di Oaktree in Lussemburgo e Fausto Zanetton, amministratore delegato di Tifosy Capital & Advisory.
Dopo aver ringraziato la nuova proprietà del club Giuseppe Marotta ha fatto un passo indietro nella memoria e con un po’ di commozione ha ricordato i suoi illustri predecessori, pensando all’indimenticato Giacinto Facchetti.
«Il valore della memoria è inestimabile. La mia ispirazione nasce da quelli che mi hanno preceduto in questo ruolo. Ho in mente Giacinto Facchetti che, come profilo, si avvicina a me. Sono finiti i tempi dei presidenti mecenate come Moratti, Fraizzoli, Pellegrini che tanto hanno fatto per il club e che mi hanno dato una linea importante da seguire. E da ultimo voglio ricordare anche Steven Zhang, un ragazzo giovane, che ha dato tanto all’Inter».
«Un’emozione grande essere presidente di una società così importante – ha continuato Marotta al termine del consiglio d’amministrazione – Ma avrò bisogno del supporto di tutta la macchina dell’Inter, delle donne e gli uomini che lavorano nella società. Il nostro modello è fatto di grande patrimonio umano, alla base di ogni successo ci sono tanta competenza e motivazione».
Nella carriera del nuovo presidente, 46 anni da dirigente: dagli inizi ancora 20enne al Varese a fine anni Settanta, fino ai primi colpi tra Monza, Como e Ravenna. Poi i grandi risultati al Venezia di Zamparini, la qualificazione in Champions con la Samp di Cassano, le stagioni vincenti e i colpi di mercato sensazionali alla Juve. Prima dell’approdo all’Inter di Zhang, di cui ora è diventato successore e che ha riportato al vertice. Il racconto di una lunga carriera.