Narendra Modi conquista il suo terzo mandato. Sebbene gli scrutini siano ancora in fase di svolgimento, l’attuale premier sembra aver ormai in pugno la vittoria, una vittoria che, però, è inferiore alle attese. Infatti a marzo le proiezioni confermate dallo stesso modi parlavano di 400 seggi l’Alleanza Nazionale Democratica guidata dal partito Bharatiya Janata di Narendra Modi ma i dati in mano alla Commissione elettorale indiana parlano, attualmente, di qualcosa come 298 seggi parlamentari, mentre l’opposizione Indian National Developmental Inclusive Alliance (INDIA), guidata dall’Indian National Congress, vantava 231 seggi. Un margine di vittoria più sottile del previsto che ha portato al crollo della Borsa di Bombay con l’indice Bse Senex che ha perso oltre 5 punti percentuali mentre l’Nse Nifty quasi il 6%.
“Per quanto il Primo Ministro Modi rimanga una figura popolare, il suo splendore è svanito mentre le realtà quotidiane di disoccupazione, inflazione e governance dominano le menti degli elettori”, ha affermato Yamini Aiyar, ex presidente del Center for Policy Research con sede a Nuova Delhi.
Come detto, il conteggio dei voti è ancora in corso ed è improbabile che il BJP di Modi ottenga da solo la maggioranza. Nel 2019 Modi e la sua coalizione arrivarono alla vittoria conquistando 353 seggi dei 543 seggi della Camera bassa del parlamento. Intanto con Mondi, l’India, che conta 1,4 miliardi di persone, ha assistito a una robusta crescita economica con un pil in crescita dell’8,2% nell’anno fiscale 2024.
Il Fondo monetario internazionale prevede che l’economia indiana crescerà del 6,8% nel 2024 e del 6,5% nel 2025, rispetto alle prospettive di Cina del 4,6% nel 2024 e del 4,1% nel 2025.