I sindacati dei tassisti, dopo essere stati ricevuti al Mit, hanno deciso di sospendere lo sciopero nazionale di 48 ore previsto per domani e dopodomani. Oltre 30 sigle sindacali della categoria sono state ricevute questa mattina dal viceministro Rixi. I rappresentanti delle auto bianche erano decisi a dare battaglia contro la liberalizzazione del trasporto pubblico non di linea che, come si ribadisce nella nota diffusa ieri dalla Cgil, “renderà il lavoro dei tassisti economicamente insostenibile“.
Per Andrea Di Mattia (Fit Cisl Trasporti) i nodi più controversi sono la piattaforma tecnologica e la possibilità di cambiare il nominativo sul foglio di servizio: «Stando alla bozza di provvedimento, il conducente potrà fare come vuole: se riceve una prenotazione per via telematica potrà disdirla pochi minuti prima, a prescindere se sia stato il cliente a cancellarla… Sarà il far west», ha detto. Ma a scatenare la rabbia della categoria è il «costo di interconnessione applicato da colossi come Uber e affini: «Se adesso la tariffa fissa dal Centro all’aeroporto di Fiumicino è di 50 euro, utilizzando la piattaforma verrà applicato un costo aggiuntivo di 2,50 euro che andrà ai gestori del servizio: a nostro avviso non dovrebbe succedere con una tariffa amministrata».
Ma a quanto pare lo sciopero al momento è scongiurato. «Male! Una pessima notizia! Meglio uno sciopero oggi che una fregatura domani. Il Governo, evidentemente, ha ceduto alla lobby dei tassisti – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Se per evitare uno sciopero si deve finire per dare il definitivo colpo di grazia al già pessimo servizio pubblico non di linea, molto meglio che i tassisti scioperino. Per il consumatore è preferibile sapere subito che il 5 e il 6 giugno non ci saranno i taxi, piuttosto che illudersi per tutto l’anno di poter prendere un taxi per arrivare prima a destinazione per poi essere invece costretto a rinunciarci dopo un’attesa tanto lunga e snervante quanto vana. Quanto ai decreti del ministro Salvini, vanno rivisti per non ostacolare la professione degli Ncc. Nessuna pausa ci deve essere tra la prenotazione di una corsa e l’altra e la partenza non deve coincidere con l’arrivo del servizio precedente. Non si possono mettere regole anticoncorrenziali che rendono pessimo il servizio degli Ncc solo per accontentare i tassisti».
I tassisti aranno nuovamente ricevuti al Mit il 17 giugno.