Notizie discordanti giungono dal fronte economico austriaco. La Banca centrale ha infatti ridotto le sue previsioni di crescita economica ma anche quelle di inflazione per quest’anno. Nella sua previsione economica semestrale pubblicata oggi ha dichiarato di aspettarsi una crescita del prodotto interno lordo dello 0,3% nel 2024, leggermente inferiore allo 0,5% previsto in precedenza.
«I consumi privati si stanno riprendendo grazie ad un aumento significativo dei salari reali e anche le esportazioni stanno dando un contributo positivo alla crescita economica – ha dichiarato l’ente in una nota. – Gli investimenti di capitale, tuttavia, si ridurranno quest’anno. Gli elevati costi di finanziamento e le scarse aspettative di profitto stanno pesando sugli investimenti nell’edilizia residenziale e nelle attrezzature, che sono molto sensibili ai cicli economici».
L’inflazione austriaca, la più alta dell’Europa occidentale, rimarrà ben al di sopra della media della zona euro quest’anno. La banca centrale ha ridotto la sua previsione per l’inflazione di quest’anno secondo l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP) al 3,4% dal 3,6% previsto a marzo.
L’economia dell’Austria è l’undicesima dell’Unione europea per PIL (PPA) e la quarta in termini di PIL pro-capite (PPA), pari al 66% della media dei 27 Paesi dell’Unione. I principali settori industriali austriaci sono: Industria alimentare e dolciaria, Meccanica e metallurgica, Chimica e dei trasporti. Nel 2023 il PIL austriaco è diminuito dello 0,8%. L’economia è stata in recessione a causa dell’alto livello dell’inflazione e della debole congiuntura internazionale nonché dell’alto livello dei tassi d’interesse. Le previsioni per il 2024 sono più positive. L’Istituto di Ricerca Economica WIFO prevede una crescita del PIL austriaco dello 0,9%. Secondo queste previsioni il consumo privato avrà un effetto positivo (+1,6%) sull’economia austriaca grazie al forte aumento dei salari