Rimane invariata la politica monetaria in Russia. La banca centrale ha mantenuto il suo tasso d’interesse chiave al 16% per la quarta riunione consecutiva e ha ribadito l’orientamento da falco secondo cui i tassi dovranno rimanere alti per molto tempo per riportare l’inflazione all’obiettivo del 4% della banca.
La decisione ha sorpreso gli analisti che avevano previsto una stretta anche se il rallentamento dell’inflazione si è arrestato. «La Banca di Russia mantiene aperta la prospettiva di aumentare il tasso di riferimento nella prossima riunione», si legge in una nota.
La Banca di Russia ha aumentato i tassi di 850 punti base nella seconda metà del 2023, compreso un rialzo d’emergenza non programmato ad agosto, quando il rublo ha superato i 100 dollari e il Cremlino ha chiesto una politica monetaria più rigida.
L’inflazione, la principale area di preoccupazione della banca, si è attestata al 7,4% nel 2023, rispetto all’11,9% del 2022. Attualmente è all’8,17% e gli economisti prevedono che quest’anno rimarrà ben al di sopra dell’obiettivo del 4% della banca centrale.