Le esportazioni russe di gennaio-maggio di gas naturale liquefatto (LNG) sono aumentate del 6,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 13,6 milioni di tonnellate metriche, questo secondo i dati LSEG.
L’Europa ha rappresentato il 55% del totale, ovvero 7,5 milioni di tonnellate. Le esportazioni di maggio sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto ad aprile, con 2,7 milioni di tonnellate, secondo i dati.
Il sito Yamal LNG guidato da Novatek nell’Artico ha inviato 8,1 milioni di tonnellate di LNG nei primi cinque mesi dell’anno, mentre Sakhalin-2, controllato da Gazprom, ha esportato 4,5 milioni di tonnellate dall’isola del Pacifico.
Novatek a Yamal ha impiegato quattro navi metaniere convenzionali North Air, North Mountain, North Sky e North Way, ha riferito il quotidiano russo Kommersant citando il gruppo di analisi e dati Kpler.
Le esportazioni di GNL dalla Russia, a differenza delle vendite di petrolio, non sono soggette alle sanzioni europee per il conflitto in Ucraina.
Tuttavia, nell’ambito del 14° pacchetto di sanzioni contro la Russia, l’Unione Europea ha proposto di vietare i servizi di ricarico da parte delle strutture dell’Ue per il trasbordo di GNL russo verso Paesi terzi, il che potrebbe gonfiare i costi delle esportazioni di GNL dalla Russia.