La cena al Castello Svevo di Brindisi che ha chiamato a raccolta i leader del G7 ospiti oggi al vertice che si sta svolgendo in Puglia è stata caratterizzata da un elemento simbolico molto importante, l’ulivo, materiale di cui è composta la tavola ma che è anche un chiaro invito alla pace.
Una cena alla quale mancava però il leader USA Joe Biden. Un’assenza che il suo staff ha voluto giustificare con un riposo imposto dopo “due giorni molto faticosi”, giorni che hanno visto anche la condanna del figlio Hunter per aver comprato un’arma da fuoco mentendo sul suo uso abituale di sostanze stupefacenti.
Durante il brindisi della cena del G7 il presidente italiano Sergio Mattarella ha dichiarato «Le grandi economie libere raccolte nel G7 continuano certamente a esercitare una rilevante forza di attrazione e d’influenza, ma, naturalmente, in un mondo multipolare, questa esperienza si confronta con tentativi di dar vita a schemi alternativi se non contrapposti. La capacità di costruire partenariati con quella parte del mondo che, nelle fisiologiche differenze, è disponibile al dialogo sulle nostre opzioni, è il naturale orizzonte al quale guardare».
«Il secondo elemento che caratterizza il G7 è costituito dalla adesione convinta a un sistema di regole, che vede nella Carta delle Nazioni Unite la sua manifestazione più alta. La cura di questo sistema di regole – la prima delle quali consiste nel divieto di minaccia e uso della forza nei rapporti fra gli Stati – è un aspetto, oggi, tristemente sfidato. Si affaccia la convinzione che sia possibile sostituire alla comunità internazionale, alle sue regole, al criterio di pari dignità fra gli Stati, la violenza e la sopraffazione.» «Gli Stati rappresentati a questo tavolo si riconoscono nei principi dello Stato di diritto, della democrazia, del rispetto dei diritti della persona, della cooperazione internazionale. Considerazioni tutt’altro che scontate, se si pensa al preoccupante aumento delle pulsioni autoritarie in tante parti del mondo, con le conseguenze che ne derivano: compressione dell’inviolabile sfera della persona a livello interno e condotte aggressive nella sfera internazionale», ha detto ancora Mattarella.
«Oggi registriamo che il crescente processo di interdipendenza promosso dalla globalizzazione è bruscamente venuto meno, unitamente alla spinta verso valori e obiettivi globalmente condivisi. Antichi fantasmi sono riapparsi e il linguaggio della cooperazione e della costruzione di regole di convivenza internazionali rispettose dei popoli viene messo a dura prova, lasciando il posto a crescenti tensioni geopolitiche, quando, purtroppo, non a conflitti».
Parole che si sono aggiunte a quelle del presidente francese Emmanuel Macron al termine della prima giornata di lavori del G7 e secondo sui in Europa «Gli equilibri politici sono cambiati relativamente poco». Su tutti le dichiarazioni della premier italiana Giorgia Meloni «Domani sera approveremo conclusioni del vertice su cui c’è già il consenso dei leader»