Gli operatori turistici in Svizzera guardano con fiducia alla stagione estiva visto che si prevede una crescita dei pernottamenti del 12%. E’ quanto rivela un sondaggio condotto da Svizzera Turismo (ST).
La crescita non è distribuita in modo uniforme in tutto il paese e nel corso dell’anno, sottolinea l’organizzazione in un comunicato odierno. Le tradizionali località di villeggiatura alpine, in particolare, sono molto ottimiste riguardo all’alta stagione, ma rimangono piuttosto caute riguardo al periodo precedente e a quello successivo.
Secondo il sondaggio il 39% degli svizzeri intende trascorrere le vacanze estive in patria, dato in calo rispetto al 43% registrato lo scorso anno: di questi il 47% raggiungerà il luogo delle ferie in auto e in 42% in treno.
Inoltre sebbene ci sia una certa consapevolezza in tema di sostenibilità nella pianificazione delle vacanze, vi è anche cautela. «È quindi ancora più importante continuare a lavorare a pieno ritmo con l’industria turistica svizzera per promuovere i viaggi sostenibili», afferma il direttore di ST Martin Nydegger, citato in un comunicato.
L’ottimismo arriva dopo i dati positivi della stagione invernale visto che il settore alberghiero svizzero ha registrato da novembre 2023 ad aprile 2024 18 milioni di pernottamenti, situandosi a un livello ancora più alto del record registrato nel 2022/2023. Si tratta infatti di un aumento del 2,9%, con la domanda degli ospiti stranieri che ha registrato un incremento del 6% (+491 mila), un totale di 8,7 milioni di pernottamenti.