Le attività finanziarie all’estero della Corea del Sud si attesteranno a 1.911 trilioni di dollari nel dicembre 2023, segnando un netto aumento rispetto ai 1.787 trilioni di dollari dell’anno precedente, ha dichiarato la Banca di Corea che ha attribuito lo slancio in avanti soprattutto per i maggiori investimenti diretti negli Stati Uniti, nell’Unione Europea e nel Sud-Est asiatico. Il totale ammonta a 211,1 miliardi di dollari, 87,8 miliardi di dollari e 155,2 miliardi di dollari, rispettivamente, secondo i dati preliminari.
Gli investimenti di portafoglio del Paese negli Stati Uniti sono saliti a 507,5 miliardi di dollari nel 2023, mentre quelli nell’Unione Europea e nel Sud-Est asiatico sono aumentati rispettivamente a 123,9 miliardi di dollari e 24,9 miliardi di dollari.
Basata su un’economia essenzialmente agricola fino alla divisione dalla Corea del Nord nel 1948, negli ultimi decenni la Corea ha conosciuto il fiorire di un vero e proprio miracolo economico, grazie ad un attenta azione di modernizzazione iniziata negli anni ‘60 ed una politica di bassi salari e di scarsa protezione sociale, che consentirono all’industria sudcoreana di farsi strada nei mercati internazionali (basti ricordare la presenza di colossi quali Daewoo e Hyundai nel campo delle autovetture, così come Samsung e LG nel campo dell’elettronica e dei computer).