La banca centrale australiana afferma che la politica è restrittiva e sta causando difficoltà finanziarie a molte famiglie, ma non si può escludere un ulteriore inasprimento se necessario per contenere l’inflazione. In un discorso sul settore bancario a Melbourne, il vicegovernatore della Reserve Bank of Australia (RBA), Christopher Kent, ha affermato che i tassi di interesse del 4,35% stanno contribuendo a rallentare la crescita della domanda ma anche ad abbassare l’inflazione. «Sappiamo che molti stanno sentendo una dolorosa stretta sulle loro finanze a causa dei tassi di interesse più alti», ha spiegato, notando che il pagamento del mutuo è già aumentato fino a raggiungere un livello record del 10% del reddito disponibile delle famiglie.
Kent ha affermato che i tassi sono chiaramente al di sopra di tutte le stime del tasso neutrale, quello che non stimola né ritarda la crescita economica, ma ha ribadito che la banca centrale non ha fretta di adottare misure di allentamento. «Sebbene i recenti dati economici siano contrastanti, hanno rafforzato la necessità di rimanere vigili rispetto ai rischi di inflazione – ha ribadito. – Quindi, per quanto riguarda l’andamento dei tassi di interesse, il Consiglio della Reserve Bank non esclude nulla in entrata o in uscita».
La RBA ha alzato i tassi di interesse di ben 425 punti base da maggio 2022, ma è rimasta stabile per cinque riunioni consecutive con un’inflazione che ora è al top da 6 mesi al 4%, il ché indice a pensare che i tassi verranno alzati presto visto che il dato si trova bene il target consentito.