Aumenti in arrivo nella bolletta elettrica dei cosiddetti clienti vulnerabili. Dal prossimo trimestre si registrerà un +12%. Il periodo luglio-settembre, come confermato da Arera, segnerà l’uscita definitiva dal trend ribassista dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica con stime sul prezzo a 109 euro/MWh.
La spesa media per il cliente, nel periodo tra il 1 ottobre 2023 e il 30 settembre di quest’anno dovrebbe orientarsi sui 514 euro. Un livello che, sebbene tenda ad avvicinarsi al periodo pre-pandemico resta comunque al di sotto di oltre il 41% ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 ottobre 2022-30 settembre 2023).
Immediato il commento dell’Unione Nazionale Consumatori. «Pessima notizia, anche se il rialzo era atteso, considerati i rialzi nei mercati all’ingrosso e la stagionalità, ossia i maggiori consumi elettrici estivi dovuti all’accensione dei condizionatori. La buona notizia è che scende la quota di commercializzazione fissa annua da 58,40 a 41 euro. Una riduzione che peraltro potrebbe rimanere anche nei prossimi trimestri» afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
«Ora lo sconto fisso annuo per chi il 1° luglio passerà al Servizio a Tutele Graduali (STG) scende da 131,40 euro a 113 euro rispetto al Servizio di Maggior Tutela, ma sia chiaro che per i non vulnerabili che ora si trovano nel mercato libero, il grande vantaggio di rientrare nel mercato di tutela entro la mezzanotte di domenica 30 giugno resta immutato. Non è, infatti, l’STG a salire di prezzo ma è la tutela a diventare più conveniente. Il divario tra STG e libero, insomma, resta identico e molto redditizio, specie se si considera che attualmente il mercato libero non ha offerte più vantaggiose né della tutela né tanto meno del futuro Stg»conclude Vignola.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, continua la nota – per il nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno e ha una potenza impegnata pari a 3 kW, il +12% significa spendere 52 euro (52,20 euro) in più su base annua. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° luglio 2024 al 30 giugno 2025, nell’ipotesi di prezzi costanti), sale così a 486 euro, che sommati ai 1140 euro dell’utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, determinano una spesa complessiva pari a 1626 euro.
Se il prezzo della luce sale oggi del 12% e, nel confronto con i tempi pre-crisi, ovvero luglio 2020, in base alla nuova serie storica ricostruita secondo il nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno, è oggi ancora superiore del 35,9%, la buona notizia è che rispetto al picco del luglio 2022 è oggi inferiore del 43,1%. Non si può fare, invece, il confronto con la vecchia spesa annua, non essendo più valida per il passato quella dell’anno scorrevole.