Filippine, la banca centrale lascia i tassi fermi al 6,50%. Pil visto in crescita

La banca centrale filippina ha mantenuto i tassi fermi al 6,50% per la sesta riunione consecutiva oggi, ha dichiarato il suo governatore.

Tutti i 25 economisti di un sondaggio Reuters si aspettavano che la Bangko Sentral ng Pilipinas (BSP) mantenesse invariato il suo tasso target di riacquisto inverso.

Preoccupa l’inflazione, aumentata  per il quarto mese consecutivo a maggio, segnando +3,9%, a causa dei più rapidi aumenti dei costi delle utenze e dei trasporti, secondo quanto ha riferito l’agenzia statistica nazionale. Ad aprile si era registrato un +3,8%. Su mese invece la crescita è stata dello 0,9% rispetto allo 0,4% di aprile.

L’economia è cresciuta del 3,6% annuale negli ultimi vent’anni. Le Filippine sono al numero 115 nella graduatoria mondiale davanti al Vietnam (126) ma dopo Indonesia (99), Tailandia (74) e ovviamente Italia (30). Dominata dal terziario per il 60%, l’economia conta l’industria al 30% (alimentare, cemento, ferro, acciaio) e poi c’è l’agricultura che conmeno del 10% impiega un quarto della popolazione.