L’energia elettrica è fondamentale e spesso la diamo quasi per scontata. Ma nel mondo circa un miliardo di persone non ha accesso a ospedali e strutture sanitarie con energia elettrica. Ed è qui che arriva Ventea, startup che opera nel settore delle energie da fonti rinnovabili, anche con impianti off-grid, ovvero non connesse alle reti. Come ci ha spiegato il CTO Roberto Bissanti, l’azienda è nata due anni fa a Trento e ha uno stabilimento nella zona industriale Carini a Palermo.
Ventea è partita dal know-how sull’eolico e sui piccoli impianti eolici ad asse verticale e nel mondo ha maturato esperienza anche nel fotovoltaico e nei sistemi di accumulo. Ma ora vuole portare quest’energia più avanti grazie a Emode (Energy MOvable DEvice), un dispositivo mobile energetico composto da un container da 40 piedi standard, al cui interno si trovano fotovoltaico, eolico e accumulo, facilmente trasportabile ovunque, anche nei luoghi più isolati e remoti. E anche completamente autonomo: non necessita, infatti, di personale specializzato nell’utilizzo e nella manutenzione. Inoltre, si tratta di un sistema che può fare la differenza in caso di calamità naturali o in aree sprovviste di reti elettriche, vantaggioso rispetto ai generatori elettrici da fonti fossili. A beneficio anche dell’ambiente.
L’azienda ha già impianti fissi in Sud America, nel bacino del Mediterraneo e guarda al mercato africano. Inoltre, sta portando avanti una campagna di equity crowfunding su CrowFundMe, portale autorizzato dalla Consob per la vendita di quote.
Oltre a quello su Emode, Ventea ha anche un altro brevetto sviluppato con l’azienda coreana ODIN Energy Ltd, e presto disponibile in tutta Europa. Si tratta di torri energetiche, alte fino a 50 metri, che ai primi piani possono ospitare uffici e facilities di qualsiasi tipo, mentre al centro dei piani superiori prevede un generatore eolico. In questo modo è possibile inserire un generatore eolico ad asse verticale di grandi dimensioni anche in contesti suburbani o nei pressi delle autostrade.
Per Ventea sono importanti le collaborazioni: tra gli altri, ne ha già avviate con l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), le università di Firenze, di Genova e altri atenei.
Grazie all’esperienza nell’integrazione di sistemi, Ventea può fornire soluzioni differenti a seconda delle esigenze. Fondamentale per la startup è l’aspetto sociale: con i suoi dispositivi collegabili in parallelo può portare l’energia elettrica laddove ce n’è bisogno come alcuni luoghi dell’America del Sud, dove le reti sono distanti dalle abitazioni, nei Paesi africani e nelle piccole isole del Sud-est asiatico. Perché Ventea guarda al presente e al futuro per fornire una soluzione.