Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha espresso soddisfazione per i progressi compiuti nell’ultimo anno sull’inflazione ma ha chiesto ulteriori prove prima di iniziare a tagliare i tassi.
«Vedremo l’inflazione al 2% probabilmente solo alla fine del prossimo anno o nel 2026. E’ probabile che l’inflazione negli Stati Uniti abbia raggiunto il picco, ma sono necessarie ulteriori letture».
«Abbiamo fatto molti progressi nel riportare l’inflazione al nostro obiettivo», ha affermato Powell durante un forum sulle banche centrali a Sintra, in Portogallo.
«L’ultima lettura dell’inflazione e quella precedente in misura minore, suggeriscono che stiamo tornando sul percorso disinflazionistico. Vogliamo essere più sicuri che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2% prima di iniziare il processo di riduzione delle politiche di allentamento», ha aggiunto.
Al forum erano presenti anche la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde e il governatore della banca centrale brasiliana Roberto Campos Neto.
«Siamo ben consapevoli che se ci muoviamo troppo presto, possiamo annullare il buon lavoro che abbiamo fatto. Se lo facciamo troppo tardi, potremmo indebolire inutilmente la ripresa e l’espansione».
Inizialmente le aspettative dei mercati erano di sei tagli di un quarto di punto percentuale ciascun ma tra dichiarazioni e dati macro che hanno fatto capire una situazione differente, ora si spera in due tagli, uno a settembre e un altro prima della fine dell’anno nonostante i membri del Federal Open Market Committee ne abbiano annunciato solo uno.