Superbonus ancora sotto i riflettori. Questa volta la misura decisa per stimolare l’economia dopo il Covid è sotto l’esame di Eurostat che nel parere inviato all’Istat sulla contabilizzazione dei crediti ritiene che il Superbonus maturato dopo l’adozione della riforma divenuta legge legge a maggio, debba “essere registrato nei conti pubblici come credito d’imposta non pagabile nel 2024”, salvo per le eccezioni previste dalla legge.
Invece quello attivato tra il 2020 e il 2023 dovrebbe rientrare nel “credito di imposta dovuto”. Da qui la deduzione secondo cui l’impatto sull’indebitamento delle misura fiscale sarà spalmato sui prossimi anni.
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