L’inflazione complessiva delle Filippine è scesa al 3,7% a giugno dal 3,9% del mese precedente, secondo i dati dell’Autorità Statistica pubblicati oggi. La lettura è stata inferiore alla stima di consenso di un aumento del 4%.
Il calo è stato determinato principalmente da un rallentamento dell’aumento annuale dei prezzi delle abitazioni, dell’acqua, dell’elettricità, del gas e di altri carburanti, pari allo 0,1% a giugno rispetto allo 0,9% del mese precedente, seguito da un aumento del 3,1% dei prezzi dei trasporti rispetto all’aumento del 3,5% del mese precedente. L’inflazione alimentare, tuttavia, è salita al 6,5% a giugno dal 6,1% di maggio,
L’inflazione core, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è rimasta invariata al 3,1% rispetto al mese precedente.
Il debito del Governo filippino è aumentato del 2,2% a 15,35 trilioni di pesos filippini alla fine di maggio su mese, secondo quanto ha dichiarato l’Ufficio del Tesoro che ha attribuito l’aumento principalmente all’indebolimento della valuta locale rispetto al biglietto verde.
Il 31,96% del debito totale è esterno, mentre il 68,04% è nazionale.
Il livello del debito nazionale di fine maggio è aumentato dell’1,3% a 10,44 trilioni di pesos rispetto al livello di fine aprile 2024. L’aumento è attribuibile all’emissione netta di 131,66 miliardi di pesos di titoli di Stato e all’effetto di 2,68 miliardi di pesos del deprezzamento del peso sul debito nazionale denominato in valuta estera.