Dopo la Bce anche la banca centrale rumena ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base portandolo al 6,75%. Si tratta del primo taglio in tre anni favorito anche dal mix di politiche macroeconomiche e riforme strutturali a loro volta facilitate dallo sfruttamento dei fondi europei per stimolare il potenziale di crescita a lungo termine.
Restano, però, le incertezze di base rappresentate dalla guerra in Ucraina e in Medio Oriente e dagli incerti sviluppi economici e politici.
Secondo quanto dichiarato la banca rumena è «disposta a utilizzare gli strumenti a sua disposizione per raggiungere l’obiettivo fondamentale della stabilità dei prezzi a medio termine, in condizioni di preservazione della stabilità finanziaria».