I risultati finali delle elezioni politiche britanniche, dopo che sono stati proclamati tutti i vincitori dei 650 seggi nella Camera dei comuni, attribuiscono 412 deputati al Labour del neopremier Keir Starmer, in linea con le previsioni degli exit poll, a soli sei seggi dal record di Tony Blair nel 1997, mentre i Tory dell’ex primo ministro Rishi Sunak ne ottengono 121, confermando il tracollo disastroso e il minimo storico.
I liberaldemocratici di Ed Davey, ai quali è andato l’ultimo seggio assegnato in ritardo in Scozia, salgono a quota 72 e ottengono un risultato record.
Reform Uk di Nigel Farage conquista cinque seggi.
Parla il vincitore laburista Keir Starmer, che cerca di sforzare le forti aspettative dei tanti inglesi che lo hanno votato: «Vogliamo essere giudicati dai fatti, non dalle parole», così nella prima conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri d’esordio.
Starmer ha parlato della necessità di attuare il cambiamento da parte di un Labour che è cambiato a partire da un piano per il rilancio della “crescita dell’economia da delineare martedì.
Ha poi detto che visiterà Scozia, Galles e Irlanda del Nord, notando come il suo governo abbia un mandato pieno, essendo il primo partito in Inghilterra, Scozia e Galles. Ha infine aggiunto di aver chiarito cosa attenda dai ministri in termini di condotta ed efficienza.