L’inflazione all’ingrosso in Giappone ha registrato un’accelerazione a giugno, poiché il calo dello yen ha fatto aumentare il costo delle importazioni di materie prime, come hanno mostrato i dati di oggi diffusi dalla BOJ, mantenendo vive le aspettative del mercato per un aumento dei tassi di interesse a breve termine da parte della banca centrale.
In particolare l’indice dei prezzi dei beni aziendali (CGPI), che misura il prezzo che le aziende si fanno pagare a vicenda per i loro beni e servizi, è aumentato del 2,9% a giugno su anno, in linea con le previsioni di mercato medie. Ha accelerato rispetto al guadagno rivisto del 2,6% del mese precedente ed è cresciuto al ritmo più rapido da agosto 2023. Si tratta del massimo storico per il settimo mese consecutivo.
L’indice dei prezzi all’importazione basato sullo yen è salito del 9,5% a giugno rispetto all’anno precedente, accelerando da un aumento rivisto del 7,1% a maggio, segno che l’indebolimento della valuta stava gonfiando il prezzo che le aziende si fanno pagare a vicenda per le materie prime importate. Il ritmo di aumento dell’indice è stato il più rapido da febbraio 2023.
I dati saranno tra i fattori che la BOJ analizzerà nella sua prossima riunione politica del 30-31 luglio, quando pubblicherà nuove previsioni di crescita e discuterà se aumentare i tassi di interesse dagli attuali livelli prossimi allo zero.