La fattura energetica italiana nel 2023 è stata pari a 66,5 miliardi di euro, cioè quasi 48 miliardi in meno rispetto al 2022 (114,4 miliardi), ovvero il picco storico. Un valore su cui ha pesato la decisa flessione della componente gas che è passata da 62 a 28,3 miliardi di euro, secondo quanto ha dichiarato il presidente dell’Unem, Gianni Murano (in foto), all’assemblea annuale.
Si è ridotta anche la fattura petrolifera a 28,1 miliardi di euro, circa 4,5 miliardi in meno sui 32,5 del 2022 per il calo delle quotazioni del petrolio.
E’ prevista una discesa anche quest’anno: la bolletta energetica dovrebbe essere intorno ai 56 miliardi di euro, 10 miliardi in meno rispetto 2023, ed anche in questo caso il calo sarà quasi interamente dovuto alla componente gas. Per il 2024 la fattura petrolifera è invece attesa sostanzialmente stabile intorno ai 28 miliardi di euro.
Inoltre Unem stima “un parco auto elettriche in Italia di 4 milioni al 2030 per cui verrebbe a mancare un milione di tonnellate di carburanti e circa 3,8 miliardi in meno di introiti dalle accise”. «Il governo dovrà far quadrare i conti e la scelta sarà quindi politica», ha rimarcato Murano