La multinazionale svedese Ericsson, specializzata nella fornitura di tecnologie, servizi di comunicazione, software e infrastrutture nel campo dell’ICT, ha registrato oggi un calo del fatturato del 7% nel secondo trimestre, inferiore al previsto, in quanto la domanda fiacca di apparecchiature 5G nella maggior parte dei mercati è stata leggermente compensata dalla crescita del 14% in Nord America.
Il fatturato è sceso a 59,9 miliardi di corone (5,69 miliardi di dollari) rispetto ai 64,4 miliardi di corone di un anno fa mentre gli analisti avevano previsto un dato di 58,3 miliardi di corone.
Ericsson ha dovuto tagliare molti posti di lavoro, 1200 dipendenti solo a marzo, poiché i clienti acquistano meno apparecchiature di telecomunicazione 5G. Tuttavia non demorde e prevede una seconda metà dell’anno più forte.
«Ci aspettiamo che le condizioni di mercato rimangano difficili quest’anno, dato che il ritmo degli investimenti in India rallenta. Tuttavia, le nostre vendite beneficeranno nel secondo semestre delle consegne a contratto in Nord America», ha dichiarato il CEO Börje Ekholm in un comunicato.
Il margine lordo rettificato del gruppo è aumentato al 43,9%, dal 38,3% dell’anno precedente.