In Italia l’inflazione risulta stabile a giugno. Secondo i dati definitivi comunicati dall’Istat oggi il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, è aumentato dello 0,8% su base annua allo stesso ritmo di maggio e aprile.
Entrando nel dettaglio in rallentamento risultano principalmente i prezzi dei beni alimentari non lavorati, che aumentano dello 0,3% dal 2,2%, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, che passano al 4,0% dal 4,3%, e dei beni durevoli, la cui flessione si amplia dell’1,0% dal meno 0,7%. Per contro si attenua ancora la flessione dei prezzi degli energetici non regolamentati che calano del 10% da un calo del 14% e accelerano quelli dei regolamentati, che aumentano del 3,5% dallo 0,7% e dei beni alimentari lavorati che aumentano del 2,0% da un incremento dell’1,8%.
Su base mensile l’inflazione di giugno è aumentata dello 0,1%, frenando però dallo 0,2% di maggio.
A giugno l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra un calo, come anche quella al netto dei soli beni energetici, entrambe all’1,9% dal 2,0%.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta di 0,2% su base mensile e dello 0,9% su base annua dallo 0,8% del mese precedente.
«Pessima notizia! L’inflazione stabile vuol dire che i prezzi continuano a salire allo stesso ritmo, senza rallentare la loro corsa. E questo nonostante il raffreddamento del carrello della spesa – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Confermata la stangata vacanze! Il record di aumento per le divisioni di spesa spetta, infatti, ai Servizi ricettivi e di ristorazione che decollano del 4,2% su base annua. Tradotto in soldoni vuol dire che una coppia con due figli spenderà 103 euro in più su base annua per fronteggiare i rincari di alberghi e ristoranti, una coppia con 1 figlio pagherà 93 euro in più rispetto alla scorsa estate. Insomma, la solita speculazione sulle ferie degli italiani. In testa alla top ten dei rialzi mensili (tabella n. 1) 4 voci legate alle vacanze. Al primo posto i voli nazionali che decollano del 25,2%. Al secondo posto i Voli intercontinentali che costano il 13,3% in più rispetto a maggio. Medaglia di bronzo per Villaggi vacanze e campeggi con +13%. Appena fuori dal podio i voli europei con +4,5%. Non va molto meglio per Alberghi e motel che, anche se fuori dalla top ten, salgono del 2,6%. Per una coppia con due figli, l’inflazione tendenziale pari allo 0,8% significa, nonostante il risparmio sulla voce Abitazione ed elettricità pari a 286 euro, un aumento del costo della vita complessivamente pari a 119 euro su base annua. Il problema è ben 113 euro servono solo per far fronte ai rincari dell’1,4% dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 89 euro, ma sono necessari ben 102 euro in più per mangiare e bere».