PNC Financial ha segnalato oggi un aumento degli utili del secondo trimestre, poiché le commissioni più elevate per la sottoscrizione e la consulenza sulle operazioni hanno aiutato la banca a compensare un calo degli interessi attivi.
L’utile netto attribuibile agli azionisti ordinari è salito a 1,36 miliardi di dollari, ovvero 3,39 dollari ad azione, per i tre mesi conclusi il 30 giugno, rispetto a 1,35 miliardi di dollari, ovvero 3,36 dollari ad azione, dell’anno precedente.
I ricavi derivanti dai mercati dei capitali e dalla consulenza presso PNC sono aumentati del 28%, arrivando a 272 milioni di dollari nel trimestre, mentre i ricavi derivanti dalla gestione patrimoniale e dall’intermediazione sono aumentati del 5%, arrivando a 364 milioni di dollari.
Il reddito netto da interessi (NII) della società, ovvero la differenza tra quanto una banca guadagna sui prestiti e quanto versa sui depositi, è sceso del 6%, attestandosi a 3,30 miliardi di dollari. PNC prevede che l’NII aumenterà tra l’1% e il 2% nel terzo trimestre, mentre per l’intero anno scenderà del 4%. In precedenza aveva previsto un calo tra il 4% e il 5% nel reddito da interessi del 2024.
Il margine di interesse netto di PNC, un indicatore fondamentale della redditività dei prestiti, è diminuito di 19 punti base, attestandosi al 2,60%. Nel trimestre i prestiti medi sono scesi dell’1% a 319,9 miliardi di dollari, mentre i depositi medi sono diminuiti del 2% a 417,2 miliardi di dollari.
Ricordiamo che The PNC Financial Services Group, Inc. è una holding bancaria americana e una società di servizi finanziari con sede a Pittsburgh, in Pennsylvania. La sua filiale bancaria, PNC Bank, opera in 27 stati e nel Distretto di Columbia, con 2.629 filiali e 9.523 sportelli bancomat.