Donald Trump ha scelto il suo vice nella corsa alla Casa Bianca: è il senatore dell’Ohio J. D. Vance. Trentanove anni, ex marines, laureato a Yale, rappresentante dell’ala dura del partito, emerso per i suoi toni aspri nei confronti di Joe Biden, J.D. Vance aveva scalato negli ultimi mesi posizioni per la sua capacità di raccogliere donazioni nella Silicon Valley.
Negli ultimi mesi il senatore ha organizzato raccolte di decine di milioni di dollari in un’area tradizionalmente legata ai Democratici, quella dell’alta tecnologia.
La sua storia, “Hillbilly Elegy”, in cui raccontava una vita di riscatto partita da una famiglia povera della classe operaia bianca, lo ha reso un simbolo dell’American Dream e della voglia di lottare contro le insicurezze dell’economia.
Il senatore repubblicano dell’Ohio ha dichiarato che non rinnega i durissimi attacchi verbali rivolti proprio all’ex presidente Usa tra il 2016 e il 2017.
«Non mi nascondo. Ero certamente scettico nei confronti di Donald Trump nel 2016, ma il presidente Trump è stato un gran presidente, e ho cambiato opinione. Ci ha portato pace e prosperità», ha affermato il senatore ieri, a margine della convention nazionale del Partito repubblicano in corso a Milwaukee, in Wisconsin.
Come ricordato da diversi media statunitensi nelle ultime ore, nel 2016 Vance rivolse durissime critiche e insulti a Trump prima che quest’ultimo fosse eletto presidente, definendolo tra l’altro “riprovevole”, “un disastro morale” e addirittura un “Hitler americano”.
«Mi sono bevuto le menzogne e le distorsioni dei media», si è giustificato ieri Vance.