La domanda dal settore auto nel Nord America e la ripresa delle spedizioni in Cina di macchinari per la manifattura di chip sostengono le esportazioni giapponesi nella prima metà del 2024. Secondo i dati del ministero delle Finanze nipponico, l’export ha mostrato un aumento dell’8,8% su anno per un valore di 51.520 miliardi di yen, mentre le importazioni segnano +0,8%, a 54.750 miliardi di yen.
Il deficit commerciale si è così dimezzato a quota 2.230 miliardi di yen (18,28 miliardi di franchi). Nello specifico tra gennaio e giugno il surplus con gli Stati Uniti ammonta a 3.900 miliardi di yen; con la Cina invece il disavanzo si assesta a 2.870 miliardi di yen.
Nel mese di giugno le esportazioni del Giappone sono salite del 5,4% su base annua, registrando un forte rallentamento rispetto al +13,5% di maggio. Le importazioni sono salite del 3,2%, anch’esse in forte peggioramento rispetto +9,5% di maggio. Entrambi i dati hanno deluse le aspettatove di Reuters che erano per un aumento dell’export pari a +6,4% e di una crescita delle importazioni pari a +9,3%.
La bilancia commerciale del Giappone ha messo in evidenza un surplus a giugno pari a 224 miliardi di yen rispetto al deficit di maggio, pari a 1,2 trilioni di yen, l’equivalente di $7,7 miliardi.