Secondo il Fondo monetario internazionale la Federal Reserve statunitense non dovrebbe tagliare i tassi di interesse prima della “fine del 2024”.Non solo ma a protezione del crescente debito federale, dovrebbe aumentare la pressione erariale. In altre parole: le tasse anche quello delle famiglie che guadagnano meno della soglia di 400.000 dollari all’anno stabilita dal presidente Joe Biden.
Non è una novità dal momento che il FMI ha spesso sottolineato la necessità di una maggiore prudenza fiscale per calmierare i deficit statunitensi che continuano a crescere parallelamente, però, anche alla florida economia a stelle e strisce. Qualsiasi mossa, però, non dovrà essere presa prima della fine del 2024 per evitare che interferisca con il processo disinflazionistico in atto.
«Considerati i rischi evidenti al rialzo per l’inflazione, evidenziati in modo netto dai dati pubblicati all’inizio di quest’anno, sarebbe prudente abbassare il tasso di riferimento solo dopo che i dati forniranno prove più chiare che l’inflazione sta tornando in modo sostenibile all’obiettivo del 2% del FOMC»
Stando alle previsioni del FMI, il rapporto debito pubblico/PIL degli Stati Uniti dovrebbe rimanere ben al di sopra delle previsioni pre-pandemia nel medio termine, raggiungendo il 109,5% entro il 2029, rispetto al 98,7% del 2020.
“Deficit e debiti così elevati creano un rischio crescente per l’economia statunitense e mondiale”, ha affermato il FMI, aggiungendo che sono necessari aumenti progressivi delle tasse, anche per coloro che guadagnano meno di 400.000 dollari all’anno, soglia al di sotto della quale, però, Biden aveva garantito che non ci sarebbero stati aumenti della pressione fiscale.