Un Olimpiade kids friendly, a Parigi per la prima volta nella storia delle Olimpiadi all’interno del villaggio olimpico ci sarà un asilo nido dedicato alle mamme-atlete e sarà aperto tutti i giorni dalle ore 9 alle 21. La struttura sorgerà all’interno del villaggio nella capitale francese che è stato inaugurato questa mattina dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach.
L’iniziativa parte da Allyson Felix, la velocista che ha vinto tutto, facendo meglio anche di Bolt. Oggi, è parte del CIO, porta avanti la battaglia: «Non voglio che nessun’altra donna si senta come se dovesse scegliere tra professione e maternità».
Da stella dell’atletica leggera a portabandiera della salute genitoriale nello sport. Felix è stata una delle velociste più di successo nella storia dell’atletica leggera. Allyson torna alle Olimpiadi di Parigi per lanciare il nido del villaggio olimpico, dove gli atleti, uomini e donne, possono trascorrere del tempo insieme ai figli. « »I sistemi non sono a misura di madri. Sto solo cercando di usare la mia voce per parlare di cose piuttosto basilari e provare a vedere che cosa possiamo migliorare”, rivela l’ex velocista. Nel nido del villaggio olimpico le atlete madri potranno allattare i loro bambini piccoli oppure godersi un momento tranquillo insieme a loro.
Felix è attiva sul fronte della salute materna, un impegno che nasce dalla sua esperienza personale. Ha una figlia, nata nel 2018, e un figlio di pochi mesi. La figlia è nata 60 giorni prima del tempo e ha trascorso un mese in terapia intensiva neonatale dopo che la stessa Felix aveva sofferto di una grave forma di preeclampsia, una condizione caratterizzata da un innalzamento eccessivo della pressione sanguigna durante la gravidanza.
«Non so perché ci sia voluto così tanto tempo – continua Felix – Immagino che centri con il fatto che non ci sono molte donne in posizioni di potere che condividono la loro esperienza».
«L’obiettivo è quello di uno spazio in evoluzione per normalizzare l’assistenza all’infanzia durante gli eventi sportivi”. “Non voglio che nessun’altra donna si senta come se dovesse scegliere tra la sua professione e la maternità, o che debba nascondere di aver portato una nuova vita in questo mondo».
E conclude Allyson: «Le madri che ho visto erano in difficoltà. Stavano attraversando un momento davvero difficile. Perdevano sponsorizzazioni, e non è stato facile».
Intanto sono già entrati atleti di diverse Nazioni, domani toccherà ai primi italiani. Il villaggio a Parigi si estende tra Saint-Denis, Saint-Ouen e l’Isola Saint-Denis e offre una un’ampia gamma di strutture e servizi, come una sala da pranzo da 3.200 posti con una svariata scelta di alimenti su scala mondiale, un centro fitnessaperto 24 ore su 24, un policlinico di 3.500 metri quadrati, uno studio dentistico, un centro multireligioso, lavanderie, salone di bellezza e un minimarket.
Gli altri villaggi sorgono a Chateauroux, Lille, Marsiglia e Tahiti che ospiteranno gli atleti del tiro a segno, nel basket (turno eliminatorio), pallamano, vela e surf.